Veneto: contributi per le Imprese in crisi
Le imprese possono utilizzare i fondi per avviare interventi (entro il 31 dicembre 2015) mirati a razionalizzare l’esposizione verso il sistema creditizio, ad accedere al credito per finanziare nuove produzioni, a sviluppare strategie per la competizione nel mercato globale e avviare reti di impresa per migliorare la competitività, così come a promuovere maggiore efficienza energetica.
Contributi
La Regione eroga un contributo pari al 50% delle spese ammesse, importo che corrisponde a 90 euro all’ora per i costi di consulenza e affiancamento, e a 70 euro all’ora per il ricorso temporaneo a competenze manageriali.
Scadenza
30 novembre 2014
La presente azione è destinata a sostenere la competività delle imprese che rientrano nell’ambito di applicazione della legge 223 del 1991, così come previsto dagli artt. 1 e 12, e che si trovino in una delle seguenti situazioni:
-
“pre-crisi” (special situations): si stanno manifestando sintomi più o meno rilevanti di difficoltà operativa e/o finanziaria, ma l’impresa non è ancora in conclamato stato di crisi;
-
“crisi reversibile”: l’impresa versa di fatto in una situazione di crisi non strutturale, ma sono presenti presupposti oggettivi di risoluzione delle criticità verificatesi e, quindi, di continuità aziendale.
Lo stato di “pre-crisi” può essere determinato qualora l’impresa presenti un peggioramento negli ultimi 2 bilanci di almeno 3 dei 6 indicatori andamentali relativi all’ultimo biennio riportati nella tabella A, ma comunque rispetti i valori degli indicatori definiti nella tabella B e calcolati sulla base dell’ultimo bilancio approvato.
Tabella A
Indicatori mandamentali calcolati sull’ultimo biennio.
1 |
Fatturato |
Decremento |
2 |
Ebitda (Margine operativo lordo) |
Decremento |
3 |
Ebitda / Valore della produzione |
Decremento |
4 |
Ebitda / Oneri finanziari |
Decremento |
5 |
Posizione finanziaria netta / Ebitda |
Incremento |
6 |
ROI |
Decremento |
Tabella B
Indicatori puntuali calcolati sull’ultimo esercizio.
1 |
Ebtida / Valore della produzione |
> 5% |
2 |
Ebitda / Oneri finanziari |
> 2,5% |
3 |
Posizione finanziaria netta / Ebitda |
< 4% |
4 |
Patrimonio netto / Posizione finanziaria netta |
> 50% |
Lo stato di “crisi reversibile” può essere determinato qualora l’impresa presenti un peggioramento negli ultimi 2 bilanci di almeno 3 dei 6 indicatori andamentali relativi all’ultimo biennio riportati nella tabella A, ma comunque rispetti i valori degli indicatori definiti nella tabella B e calcolati sulla base dell’ultimo bilancio approvato[1].
Tabella A
Indicatori mandamentali calcolati sull’ultimo biennio.
1 |
Fatturato |
Decremento |
2 |
Ebitda (Margine operativo lordo) |
Decremento |
3 |
Ebitda / Valore della produzione |
Decremento |
4 |
Ebitda / Oneri finanziari |
Decremento |
5 |
Posizione finanziaria netta / Ebitda |
Incremento |
6 |
ROI |
Decremento |
Tabella B
Indicatori puntuali calcolati sull’ultimo esercizio.
1 |
Ebtida / Valore della produzione |
> 2% |
2 |
Ebitda / Oneri finanziari |
> 1% |
3 |
Posizione finanziaria netta / Ebitda |
< 7% |
4 |
Patrimonio netto / Posizione finanziaria netta |
> 10% |
Beneficiari
Imprese (denominati di seguito beneficiari) con sede legale, almeno una unità locale, prevalente attività e occupazione in Veneto, regolarmente iscritte al Registro delle imprese della CCIAA territorialmente competente, che rientrano nell’ambito di applicazione della legge n. 223/1990; i soggetti beneficiari devono trovarsi in una delle due situazioni definite al paragrafo precedente: “pre-crisi” (special situations) o “crisi reversibile”.
Obiettivi
L’azione ha come scopo il sostegno della competitività delle imprese definite dal paragrafo precedente, con i seguenti obiettivi:
-
incidere sugli scenari di sviluppo competitivo del sistema produttivo veneto per garantire nuove opportunità occupazionali sostenendo il rilancio di attività imprenditoriali verso nuovi sviluppi strategici e di business;
-
contribuire al rilancio aziendale, tutelando i livelli occupazionali e favorendo le prospettive di crescita dell’occupazione stessa.
Saranno in particolare considerati gli interventi finalizzati a:
-
ridurre/razionalizzare l’esposizione verso il sistema creditizio;
-
accedere al credito per finanziare nuove produzioni, riorganizzazione, rilancio produttivo, sviluppo e crescita dell’occupazione;
-
sviluppare strategie per la competizione nel mercato globale.
-
sviluppare reti di impresa per migliorare la competitività, creare/rafforzare filiere e realizzare innovazione/razionalizzazione logistica;
-
realizzare maggiore efficienza energetica