Contributi sul fotovoltaico per imprese agricole ed agroindustriali
Il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF) ha emanato - in data 19 aprile 2023 - il decreto contenente le linee principali della Misura "Parco Agrisolare", rientrante all’interno del bando PNRR (Missione 2, Componente 1, Investimento 2.2). Sono previsti contributi a fondo perduto per la realizzazione di impianti fotovoltaici sui tetti agricoli, zootecnici e agroindustriali (anche strutture agrituristiche).
Risorse disponibili
Le risorse a disposizione ammontano a circa un miliardo di euro, ed il 40% di esse è destinato alle regioni del Mezzogiorno: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Soggetti destinatari
I soggetti destinatari della Misura “Parco Agrisolare” sono:
- imprenditori agricoli in forma individuale o societaria;
- imprese agroindustriali;
- cooperative agricole o loro consorzi;
-associazioni temporanee di imprese (ATI), raggruppamenti temporanei di impresa (RTI), reti d’impresa, comunità energetiche rinnovabili (CER);
che abbiano un volume d’affari di almeno 7mila euro annui.
Linee di intervento
L’obiettivo della Misura “Parco Agrisolare” è di ridurre gli effetti dei cambiamenti climatici ed ambientali attraverso la promozione di energia sostenibile ed efficienza energetica. I pannelli fotovoltaici da installare devono essere di nuova costruzione e devono soddisfare esclusivamente l’autoconsumo, condiviso e non. Qualora necessario, possono essere eseguiti anche interventi di rimozione e smaltimento di amianto, di realizzazione dell’isolamento dei tetti, di realizzazione di un sistema d’aerazione (tetto ventilato e camini d’evacuazione d’aria), in osservanza alle normative nazionali ed europee e secondo il principio DNSH (“non arrecare un danno significativo”).
La potenza di picco degli impianti fotovoltaici deve essere maggiore di 6 kWp ed inferiore a 1000 kWp.
Tra le varie spese ammissibili vi sono quelle per l’acquisto e posa di moduli fotovoltaici, dei sistemi di accumulo (fino a 100mila euro), dei materiali necessari agli interventi e dei costi di connessione alla rete, le spese di progettazione, asseverazioni ed altre spese professionali.
Gli interventi dovranno essere effettuati entro 18 mesi dalla pubblicazione degli elenchi dei destinatari delle risorse, ed al massimo entro il 30 giugno 2026.
Modalità di erogazione
La modalità di erogazione scelta è quella dei contributi a fondo perduto che possono arrivare fino all’80% della spesa ammissibile a seconda delle tipologie di intervento.
Termini di presentazione
Il decreto è stato trasmesso alla
Commissione europea che dovrà fornire l’
autorizzazione, a seguito della quale sarà pubblicato il
bando con le relative
tempistiche di presentazione delle domande.
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