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Destinazione Italia: al via le agevolazioni alle P.M.I.

24-02-2014 01:18:49

Roma 19 febbraio 2014

Il Destinazione Italia è divenuto legge confermando in gran parte le misure passate alla Camera. Meritano un’analisi quelle riguardanti Digitale e Innovazione: leggendo il testo definitivo, infatti, è possibile scoprire novità interessanti rispetto a quanto era previsto nel disegno di legge originale. Si confermano sia i Voucher ICT da 10mila euro sia il credito d’imposta da 20mila euro, ma la novità è un aggiustamento alla copertura economica.

Erogazione dei fondi

Il disegno di legge prevedeva di soddisfare la copertura finanziaria prevista tramite Fondi strutturali europei 2014-2020, ma il problema era che la loro programmazione ha tempi lunghi ed è fortemente sbilanciata a favore del Sud; ne venivano problemi di finanziamento per il Centro-Nord. «Si è risolto stabilendo che la copertura possa venire anche da Fondi nazionali, Sviluppo e Coesione (in realtà anche questo sbilanciato verso il Sud, Ndr.) e dal Fondo di Rotazione (di cui alla legge 183/1987)», spiega Carlo Sappino, dirigente generale dello Sviluppo Economico, area incentivi alle imprese. «Le misure verranno sostenute da fondi nazionali, disponibili prima di quelli europei», con decreto del Ministro dell’Economia di concerto con Coesione territoriale, Affari Regionali e Sviluppo Economico. «Prevediamo il decreto nei prossimi tre mesi», dice Sappino.

Voucher: spese ammissibili

I voucher sono per un massimo di 100 milioni di euro a livello nazionale, per PMI che acquistano “software, hardware o servizi che consentano il miglioramento dell’efficienza aziendale, lo sviluppo di soluzioni di e-commerce, la connettività a banda larga e ultralarga” (compresa quella satellitare). “I voucher potranno altresì finanziare la formazione qualificata, nel campo ICT, del personale delle suddette piccole e medie imprese”.

Credito d’imposta: interventi agevolati

Il credito d’imposta è riconosciuto a PMI o consorzi di PMI che fanno interventi su reti fisse o mobili volti a garantire connessioni da 30 Megabit in su. Il credito è pari al 65% degli importi rimasti a carico del contribuente, fino a un valore massimo di 20mila euro e nella misura massima complessiva di 50 milioni di euro a valere sulla proposta nazionale relativa alla programmazione 2014-2020. È prevedibile che il credito servirà a incentivare le PMI che chiederanno di portare banda ultralarga in fibra ottica agli operatori, ossia per interventi infrastrutturali e non per abbonamenti a servizi banda larga come per i voucher.

Internazionalizzazione

Destinazione Italia incrementa di 22,594 milioni di euro, per il 2014, il Fondo per la promozione degli scambi e l’internazionalizzazione delle imprese e stabilisce che questa dotazione aggiuntiva deve essere destinata “con particolare attenzione alle piccole e medie imprese”. «Sarà l’ICE (l’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane) a stabilire i programmi – condivisi con il ministero – per l’utilizzo di questi fondi. E tra i programmi potrebbe rientrare anche l’e-commerce, per esempio per il Turismo», spiega Giuseppe Tripoli, capo dipartimento per l’impresa e l’internazionalizzazione presso Sviluppo Economico.

Le misure per imprese e industria
Per le imprese, si offre un credito d'imposta per la ricerca e lo sviluppo: il tetto è di 200 milioni e ciascun beneficiario (purché abbia fatturato annuo sotto i 500 milioni) può goderne fino a un massimo annuale di 2,5 milioni. Vengono poi introdotti voucher da 10mila euro per la digitalizzazione delle imprese, nonché la possibilità di emettere mini-bond per aggirare il credit crunch. Prevista anche la riqualificazione produttiva di aree di crisi industriale e per le bonifiche dei siti di interesse nazionale, come Porto Marghera. Previsto poi un il Fondo per la promozione degli scambi che cresce di 22,5 milioni nel 2014. Agevolazioni anche per le start up innovative che vogliano sbarcare in Italia, con l'apertura delle dogane 24 ore su 24 e agevolazioni per i visti.

Incentivi per giovani imprese
Previsti incentivi per la concessione di mutui agevolati per gli investimenti, a tasso zero, per una durata massima di otto anni e un importo non superiore al 75% della spesa. Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese costituite da non oltre 12 mesi, con meno di 50 dipendenti e con un fatturato non superiore a 10 mln. L'obiettivo è rendere più facile l'accesso all'imprenditorialità a giovani e donne.

Fonte: www.pmi.it

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