SMART&START: contributi a fondo perduto fino al 75% per le aziende innovative del Sud
Soggetti beneficiari
Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese, ivi incluse le start-up innovative:
a) costituite da non più di sei mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione;
b) di piccola dimensione, ai sensi di quanto previsto nell’allegato 1 del Regolamento GBER;
c) con sede legale e operativa ubicata nei territori delle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia, nelle aree ammesse a norma dell’articolo 107.3.a) e 107.3.c) del TFUE, così come individuate nella Carta degli aiuti di Stato a finalità regionale, relativamente alle agevolazioni per “Aiuti in favore delle piccole imprese di nuova costituzione” , e con sede legale e operativa ubicata nei territori delle Regioni dell’Obiettivo Convergenza, relativamente alle agevolazioni per “programmi di investimento effettuati da nuove imprese digitali e/o a contenuto tecnologico”;
d) costituite in forma societaria, ivi incluse le società cooperative;
e) in cui la compagine societaria sia composta, in maggioranza assoluta numerica e di partecipazione, da persone fisiche; nel caso di società cooperative i soci devono essere rappresentati esclusivamente da persone fisiche, fermo restando quanto specificamente previsto all’articolo 25 del decreto-legge n. 179/2012 per le start-up innovative.
Possono altresì richiedere le agevolazioni le persone fisiche che intendono costituire una nuova società; la stessa dovrà essere formalmente costituita entro e non oltre 30 giorni dalla data della comunicazione di ammissione alle agevolazioni inviata ai soggetti richiedenti dal Soggetto gestore.
SOSTEGNO AI PROGRAMMI DI INVESTIMENTO EFFETTUATI DA NUOVE IMPRESE DIGITALI E/O A CONTENUTO TECNOLOGICO
Spese ammissibili
Sono ammissibili le seguenti spese:
a) impianti, macchinari e attrezzature tecnologici, ovvero tecnico-scientifici, funzionali alla realizzazione del programma di investimento;
b) componenti hardware e software funzionali al progetto di investimento;
c) brevetti e licenze;
d) certificazioni, know-how e conoscenze tecniche, anche non brevettate, purché direttamente correlate alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa;
e) progettazione, sviluppo, personalizzazione, collaudo di soluzioni architetturali informatiche e di impianti tecnologici produttivi, consulenze specialistiche tecnologiche funzionali al progetto di investimento, nonché relativi interventi correttivi e adeguativi.
Le spese di cui alle lettere a) e b) devono riferirsi a beni nuovi di fabbrica; non sono ammesse le spese relative all’acquisto di automezzi ad eccezione di quelli specificamente attrezzati come laboratori mobili, ove necessari per lo svolgimento delle attività di cui al piano di impresa.
Sono agevolabili i costi per le consulenze specialistiche tecnologiche, nel limite massimo del 20% degli altri costi ammissibili, solo se direttamente funzionali al progetto di investimento e non relative all’ordinaria gestione dell’impresa, prestate da soggetti terzi a titolo non continuativo o periodico. I costi sono agevolabili se supportati da documentazione contenente il numero di giornate/uomo stimate necessarie per l’espletamento della consulenza, il costo giornaliero per ciascun consulente e l’articolazione dettagliata per ciascuna fase delle attività, nonché il curriculum vitae del professionista redatto secondo il modello europeo o profilo dettagliato con elenco lavori dell’impresa fornitrice.
Sono escluse le forniture acquisite con la formula del “chiavi in mano”. Non possono altresì essere agevolati beni e servizi forniti da soci, amministratori, dipendenti dell’impresa proponente o loro prossimi congiunti nonché da società nella cui compagine siano presenti soci, amministratori, dipendenti dell’impresa proponente o loro prossimi congiunti. L’impresa beneficiaria ed i fornitori non devono avere alcun tipo di partecipazione reciproca a livello societario.
Sono ammesse le sole spese, al netto dell’IVA e di eventuali oneri previdenziali ed assistenziali, sostenute a partire dal giorno successivo all’invio della domanda. L’IVA realmente e definitivamente sostenuta dal soggetto beneficiario è una spesa ammissibile solo se non sia dallo stesso recuperabile.
Forma e intensità dell’aiuto
Ai soggetti beneficiari, sono riconosciute, ai sensi e nei limiti di quanto previsto dal Regolamento de minimis, le seguenti agevolazioni:
a) contributo in conto impianti per la realizzazione dei programmi di investimento;
b) servizi di tutoring tecnico-gestionale a sostegno della fase di avvio dell’impresa.
Ai sensi di quanto previsto all’articolo 3, comma 2, del Regolamento de minimis, ciascun soggetto può beneficiare delle agevolazioni, tenuto conto di eventuali ulteriori agevolazioni già ottenute dal medesimo soggetto a titolo di “de minimis” nell’esercizio finanziario in corso alla data di presentazione della domanda di agevolazione e nei due esercizi finanziari precedenti, fino al limite massimo di euro 200.000,00, ovvero di euro 100.000,00 nel caso di imprese attive nel settore del trasporto su strada.
Le agevolazioni sono concesse nella misura del 65% delle spese ammissibili di cui sopra.
Nel caso di società beneficiarie la cui compagine, alla data di presentazione della domanda di agevolazione, ovvero al momento della costituzione per le imprese, sia interamente costituita da giovani di età non superiore ai trentacinque anni o da donne, il contributo è pari al 75% delle spese ammissibili.
I servizi di tutoring tecnico-gestionale, sono erogati direttamente dal Soggetto gestore alle imprese beneficiarie, nella fase di realizzazione degli investimenti e di avvio dell’impresa, per la durata massima di 18 mesi dal provvedimento di concessione.
Il valore di tali servizi è pari a un massimo di euro 5.000,00 per singola impresa beneficiaria.
Tali servizi sono erogati, anche mediante modalità telematiche, attraverso l’abbinamento dell’impresa beneficiaria ad un tutor. Essi sono finalizzati all’accompagnamento nelle fasi dello start-up e nelle successive strategie di sviluppo con particolare riferimento ai seguenti ambiti:
a) competenze di marketing;
b) supporto alla pianificazione finanziaria;
c) assistenza per l’accesso al mercato dei capitali;
d) supporto alla corretta fruizione delle agevolazioni;
e) organizzazione interna, comunicazione, risorse umane;
f) attività di networking indirizzate a far nascere collaborazioni commerciali, tecniche e organizzative, formali e informali, anche in funzione dell’internazionalizzazione;
g) supporto ai processi di innovazione tecnologica e trasferimento tecnologico.
Il tutor accompagna il soggetto beneficiario garantendo la corretta realizzazione del programma di tutoring attraverso un monitoraggio costante, con la possibilità di rivedere in itinere il programma, e mediante la valutazione degli esiti finali.
Il tutor provvede a:
a) realizzare un check-up iniziale, finalizzato ad analizzare i fabbisogni, da effettuarsi entro 30 giorni dalla data di accettazione del provvedimento di concessione delle agevolazioni;
b) elaborare un programma di tutoring, comprendente la pianificazione temporale e la definizione degli ambiti di servizio che saranno erogati;
c) curare l’erogazione dei servizi di tutoring;
d) realizzare un check-up finale, entro 18 mesi dalla data di effettuazione del check-up iniziale di cui alla lettera a), funzionale ad analizzare la struttura aziendale, le relative criticità, i punti di forza e di debolezza del programma di tutoring erogato.
AIUTI IN FAVORE DELLE PICCOLE IMPRESE DI NUOVA COSTITUZIONE
Spese ammissibili
Sono ammissibili alle agevolazioni i costi, sostenuti dall’impresa a decorrere dalla data di presentazione della domanda e non oltre 4 anni dalla stessa data, connessi alla realizzazione del piano di impresa, riferiti a:
a) interessi sui finanziamenti esterni concessi all’impresa, ossia gli interessi derivanti da finanziamenti bancari ordinari concessi a tasso di mercato, fisso o variabile, ammissibili in misura non superiore al tasso di riferimento vigente alla data di concessione dell’agevolazione, stabilito dalla Commissione europea e pubblicato nel sito internet http://ec.europa.eu/competition/state_aid/legislation/reference_rates.html, maggiorato di 400 punti base in conformità alla Comunicazione della Commissione 2008/C14/02 concernente la revisione del metodo di fissazione dei tassi di riferimento e di attualizzazione;
b) costi relativi all’acquisto della disponibilità di impianti, macchinari e attrezzature tecnologici, ovvero tecnico-scientifici, con particolare riferimento a quelli connessi all’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, necessari all’attività di impresa. Sono ammissibili:
b.1) le spese di affitto dei beni strumentali di cui alla lettera b), se impiegati nella progettazione, realizzazione, verifica e collaudo, distribuzione di prodotti e/o servizi, ovvero impiegati in attività di ricerca e sviluppo, di automezzi specificamente attrezzati come laboratori mobili, ove necessari per lo svolgimento delle attività di cui al piano di impresa. Sono escluse le fattispecie che configurino, nella forma e/o nella sostanza, l’affitto di aziende o di rami di azienda, la locazione da soggetti diversi da imprese, nonché l’affitto di automezzi diversi da quelli precedentemente definiti.
b.2) canoni di leasing relativi agli impianti, macchinari e attrezzature di cui alla lettera b), nuovi di fabbrica, ammissibili nelle misure massime previste dalla normativa fiscale vigente. Sono escluse le fattispecie che configurino, nella forma e/o nella sostanza, la locazione di aziende o di rami di azienda, nonché la locazione da soggetti diversi da imprese.
b.3) ammortamento degli impianti, macchinari e attrezzature, di cui alla precedente lettera b), acquistati nuovi di fabbrica da parte dell’impresa proponente, ammissibile nelle misure massime previste dalla normativa fiscale vigente;
c) costi salariali, nei limiti massimi stabiliti dai CCNL, relativi al personale dipendente assunto dall’impresa, concernenti rapporti di lavoro subordinato a tempo determinato o indeterminato, comprensivi di tutti gli oneri fiscali e contributivi, del TFR e dei premi di produttività. Sono esclusi i compensi per lavoro straordinario, gli assegni familiari, gli eventuali emolumenti per arretrati e altri elementi mobili della retribuzione.
Sono ammesse le sole spese, al netto dell’IVA, sostenute dall’impresa beneficiaria a partire dal giorno dell’invio telematico della domanda di accesso alle agevolazioni.
Forma e intensità dell’aiuto
L’importo annuo massimo del contributo concedibile in favore di ciascuna impresa beneficiaria è pari a euro 50.000,00, per un ammontare di agevolazione complessivamente concedibile in favore di ciascuna impresa pari a euro 200.000,00 nell’arco di 4 anni dalla data di presentazione della domanda.
Relativamente alle domande di agevolazioni presentate da start-up innovative, nel caso in cui l’impresa beneficiaria, all’atto della richiesta di erogazione di ciascuna quota annuale di contributo, presenti spese in ricerca e sviluppo in misura superiore alla soglia minima ivi prevista, per un valore comunque uguale o superiore al 30% del maggior valore tra costo e valore della produzione dell’impresa stessa, ovvero abbia impiegato, nell’anno di riferimento, dipendenti o collaboratori in misura superiore alla soglia minima ivi prevista, per un valore comunque uguale o superiore al 40% della forza lavoro complessiva dell’impresa medesima, l’importo annuo massimo del contributo concedibile è elevato a:
a) euro 60.000,00, relativamente al primo anno dalla data di presentazione della domanda di agevolazione;
b) euro 70.000,00, relativamente al secondo anno dalla data di presentazione della domanda di agevolazione;
c) euro 80.000,00, relativamente al terzo anno dalla data di presentazione della domanda di agevolazione;
d) euro 90.000,00, relativamente al quarto anno dalla data di presentazione della domanda di agevolazione.
Nel rispetto dei limiti massimi del contributo concedibile di cui sopra, l’intensità dell’aiuto concesso a ciascuna impresa beneficiaria è pari:
a) per i primi 3 anni dalla data di presentazione della domanda:
1) 35% dei costi ammissibili di cui al successivo punto 10, per le imprese ubicate nelle aree ammesse a norma dell’articolo 107.3.a) del TFUE, così come individuate nella Carta degli aiuti di Stato a finalità regionale,
2) 25% dei costi ammissibili di cui al successivo punto 10, per le imprese ubicate nelle aree ammesse a norma dell’articolo 107.3.c) del TFUE, così come individuate nella Carta degli aiuti di Stato a finalità regionale;
b) per il successivo anno:
1) 25% dei costi ammissibili di cui al successivo punto 10, per le imprese ubicate nelle aree ammesse a norma dell’articolo 107.3.a) del TFUE, così come individuate nella Carta degli aiuti di Stato a finalità regionale,
2) 15% dei costi ammissibili di cui al successivo punto 10, per le imprese ubicate nelle aree ammesse a norma dell’articolo 107.3.c) del TFUE, così come individuate nella Carta degli aiuti di Stato a finalità regionale.
Procedura a sportello fino ad esaurimento fondi
...un pò di storia
Si è insediato, come previsto dal decreto ministeriale del 6 marzo 2013, il Comitato tecnico per le agevolazioni Smart&Start, gli incentivi dedicati alla nascita di nuove imprese innovative nel Mezzogiorno, gestiti da Invitalia e finanziati con 190 milioni di euro dal Ministero dello Sviluppo Economico.
Il Comitato tecnico avrà il compito di esaminare le domande di agevolazioni presentate dalle start-up innovative. Dovrà, in particolare, fornire indicazioni e indirizzi specifici in merito allo svolgimento dell’attività istruttoria e deliberare sull’ammissione dei progetti alle agevolazioni.
L’organismo è stato nominato dal Ministero dello Sviluppo economico con l’obiettivo di assicurare una adeguata rappresentanza a esperti di comprovata competenza in materia di venture capital e di start-up di imprese. Nell’organismo sono presenti anche esponenti delle principali associazioni di categoria attive nel settore delle start-up.
Del Comitato fanno parte il Prof. Marco Cantamessa, il Dott. Paolo Cellini, l’Ing. Marco Marinucci, il Dott. Salvo Mizzi, l’Ing. Cosimo Palmisano, il Prof. Maurizio Sobrero, la Dott.ssa Alessandra Bechi, il Dott. Marco Bicocchi Pichi e l’Ing. Paolo Anselmo.
Dopo una partenza problematica, sono stati chiamati a colloquio i primi aspiranti Imprenditori che dal 4 settembre in poi hanno partecipato al "
click day" mandando in tilt la piattaforma informatica per inviare la
domanda di accesso ai contributi .
Il 6 settembre Invitalia, l’agenzia del Ministero dello Sviluppo, aveva reso note le cause dei disservizi e la
nuova procedura da seguire per inviare le candidature.
«Si sono verificati oltre mille accessi contemporanei, un numero di gran lunga superiore alla media storica registrata per misure analoghe, che hanno stressato la piattaforma realizzata per Invitalia da Postecom, società pubblica del gruppo Poste Italiane, generando difetti nella sua funzionalità.» È sempre Invitalia ad assicurare l’attuale stabilità del sistema in grado di «garantire il corretto flusso della presentazione delle domande secondo i requisiti stabiliti dal bando». Il comunicato, inoltre, rassicura gli utenti che hanno attivato la procedura di invio delle domande specificando che la piattaforma può «
tracciare la storicità degli accessi degli utenti registrati che dispongono di un codice di accesso», e ribadisce che non ci saranno intoppi per quanto riguarda l’
erogazione delle agevolazioni: le proposte, tuttavia, sono comunque soggette a valutazione ed approvazione sulla base del loro carattere innovativo e tecnologico. Questi sono, infine, i numeri del bando a pochi giorni dall’avvio: 1248 utenti registrati, 1525 domande in fase di elaborazione, 102 richieste completate delle quali 12 protocollate.