Incentivo per lo sfruttamento economico dei titoli di proprietà industriale dal 10 giugno riaperto lo sportello
La riallocazione di risorse del programma consente nuove opportunità alle micro e pmi italiane che intendono valorizzare il proprio design.
Con Avviso pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 129, serie generale, del 4 giugno 2013, la Direzione Generale per la Lotta alla Contraffazione - Ufficio Italiano Brevetti e Marchi del Ministero dello Sviluppo Economico rende noto che dalle ore 12,00 del 10 giugno sarà riattivato lo sportello della Misura B (Incentivi) del programma «DISEGNI +». Lo sportello fu sospeso il 23 dicembre 2011 a causa dell'esaurimento delle risorse a disposizione della misura.
La riattivazione è stata resa possibile dalla riallocazione delle risorse destinate al programma, dopo aver effettuato una ricognizione dei fondi disimpegnati fino ad oggi a seguito di vari eventi (decadimenti, rinunce, ecc.) sommati ai fondi ancora disponibili sulla Misura A (Premi). In sintesi, dal 10 giugno prossimo verranno rimessi a disposizione delle micro e pmi italiane oltre 6 milioni di euro, destinati a coprire le future richieste di premi e di incentivi senza alcuna ripartizione predeterminata fra l’una e l’altra misura.
Trattandosi di un programma “a sportello”, sarà possibile presentare domanda di agevolazione fino all’esaurimento delle risorse, secondo i criteri stabiliti dall’Avviso reso pubblico su G.U.R.I. n. 179, serie generale, del 3 agosto 2011.
Misura B - incentivo per lo sfruttamento economico dei titoli di proprietà industriale
Possono richiedere l’incentivo misura B, tutte le imprese rispondenti ai requisiti indicati al precedente punto 3, che intendano realizzare un progetto finalizzato allo sfruttamento economico di un modello/disegno industriale, singolo o multiplo, così come definito dall’art. 31 del d. lgs. 10 febbraio 2005, n.30 (codice della proprietà industriale). Il progetto potrà riguardare lo sfruttamento economico di un modello/disegno per il quale sia stata depositata la domanda di registrazione, anche in data anteriore al 1 gennaio 2011, o di un modello/disegno da realizzare ex novo.
Le agevolazioni sono concesse nella forma di contributo in conto capitale alla realizzazione del progetto, in misura massima pari all’80% delle spese ammissibili e comunque nei limiti degli importi massimi indicati in relazione alle diverse fasi progettuali attivate:
fase B.1 – area progettazione e ingegnerizzazione:
l’importo massimo dell’agevolazione è di euro 10.000 (diecimila);
fase B.2 – area produzione:
l’importo massimo dell’agevolazione è di euro 60.000 (sessantamila);
fase B.3 – area commercializzazione:
l’importo massimo dell’agevolazione è di euro 10.000 (diecimila).
L’ammontare delle agevolazioni, calcolato in via provvisoria al momento della concessione, viene rideterminato a conclusione del progetto, prima dell’erogazione dell’ultima quota, sulla base delle spese ammissibili effettivamente sostenute. L’ammontare dell’agevolazione così definitivamente determinato non può essere superiore a quello individuato in via provvisoria.
Soggetti beneficiari
Sono ammissibili alle agevolazioni di cui al presente bando le imprese che, alla data di presentazione della domanda di agevolazioni, siano in possesso dei seguenti requisiti:
a) avere una dimensione di micro, piccola o media impresa, così come definita dalla raccomandazione 2003/361/CE del 6 maggio 2003, recepita dal Decreto del Ministro delle attività produttive del 18 aprile 2005;
b) avere sede legale ed operativa in Italia;
c) essere regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle Imprese;
d) essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti civili, non essere in liquidazione volontaria e non essere
sottoposte a procedure concorsuali;
e) non trovarsi in nessuna delle condizioni individuate dall’art. 1 del Regolamento CE 1998/2006 e s.m.i. sugli aiuti di importanza minore. Le agevolazioni di cui al presente bando non possono, pertanto, essere concesse:
- a imprese attive nel settore della pesca e dell’acquacoltura che rientrano nel campo di applicazione del regolamento (CE) n. 104/2000 del Consiglio;
- a imprese attive nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli di cui all’allegato I del trattato;
- per lo svolgimento di attività connesse all’esportazione verso paesi terzi o Stati membri, ossia aiuti direttamente collegati ai quantitativi esportati, alla costituzione e gestione di una rete di distribuzione o ad altre spese correnti connesse con l’attività d’esportazione;
- per gli interventi subordinati all'impiego preferenziale di prodotti interni rispetto ai prodotti d'importazione;
- a imprese attive nel settore carboniero ai sensi del regolamento (CE) n. 1407/2002;
- a imprese in difficoltà ai sensi degli orientamenti comunitari sugli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese in difficoltà.
Non possono essere ammesse alle agevolazioni di cui al presente bando le imprese che:
f) abbiano ricevuto e non rimborsato o depositato in un conto bloccato gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
g) siano state destinatarie, nei sei anni precedenti, di provvedimenti di revoca totale di agevolazioni concesse dal Ministero dello sviluppo economico, a eccezione di quelli derivanti da rinunce da parte delle imprese;
h) non abbiano restituito agevolazioni godute per le quali è stata disposta dal Ministero dello Sviluppo Economico la restituzione.