Appalti: al via il nuovo sistema di pubblicazione dei bandi
Il decreto del Ministero delle Infrastrutture, appena pubblicato in Gazzetta ufficiale, dà attuazione ai principi della riforma degli appalti e revisiona completamente il sistema con il quale si attiva una procedura di gara in Italia.
Vengono così confermati gli obblighi di pubblicazione sopra i 500mila euro, fino all’arrivo della grande novità dei prossimi anni: la piattaforma dell’Anac che dovrà centralizzare tutti i sistemi attualmente esistenti.
Sarà l’Autorità anticorruzione a metterla a punto: qui saranno pubblicati tutti i bandi entro sei giorni dalla ricezione dei documenti. Subito dopo, i bandi saranno pubblicati anche sul sito internet della pubblica amministrazione.
Ci sarà anche una piattaforma del Ministero delle Infrastrutture, che darà ulteriore pubblicità alla pubblicazione dei documenti.
Questo sistema, però, verrà attuato da un secondo provvedimento dove andranno stabilite entro quali soglie di importo le stazioni appaltanti saranno obbligate a pubblicare i loro bandi.
Il grande cambiamento di questo sistema sarà, nella sostanza, la fine della pubblicazione in Gazzetta ufficiale. Con la sola eccezione degli avvisi di aggiudicazione per i lavori.
In attesa del provvedimento dell’Anac, la situazione resta però sostanzialmente invariata. Il Ministero, quindi, conferma le regole del vecchio sistema.
Tutti i bandi sopra i 500mila euro continueranno ad andare in Gazzetta ufficiale. Al di sotto di questo limite, sarà sufficiente pubblicare gli avvisi nell’albo dei singoli Comuni. Per gli effetti giuridici del bando farà fede la data di pubblicazione.
Altro punto importante: per il Ministero resta in piedi l’obbligo di pubblicare gli avvisi sui quotidiani. In questo modo viene assicurata la massima partecipazione alla notizia, in aggiunta alla sola Gazzetta ufficiale.
Le diverse soglie
Il sistema di obblighi sarà tarato in base al valore del bando. Fino ai 5,2 milioni è infatti prevista la pubblicazione su un quotidiano nazionale e su un quotidiano locale. Sopra la soglia europea di 5,2 milioni servono almeno due quotidiani nazionali e due quotidiani locali.
Stesso discorso per gli avvisi di aggiudicazione: anche questi saranno tarati sugli importi, con un livello crescente di difficoltà. Tenendo presente che, al di sopra della soglia comunitaria di 5,2 milioni, ci sono obblighi di pubblicazione anche sulla Gazzetta europea.
Chi pagherà la pubblicazione
Il quadro dei costi, in prospettiva, dovrebbe cambiare molto. La piattaforma dell’Anac, infatti, sarà gratuita, mentre per adesso le spese di pubblicazione dei bandi saranno ancora a carico dei vincitori delle gare, che dovranno rimborsare le stazioni appaltanti. Ultimo punto da considerare: l’entrata in vigore. In base alle indicazioni del Ministero queste regole valgono a partire dal primo gennaio di quest’anno. Sono, quindi, immediatamente attuative.