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Campania (Vallo di Diano): finanziamenti per la diversificazione in attività non agricole

30-08-2013 11:18:18
La misura viene attivata per offrire un’integrazione di reddito ai componenti della famiglia agricola mediante la promozione della diversificazione verso le attività non tradizionalmente agricole, incluse quelle sociali.
La presente misura prevede le seguenti tipologie di intervento:
A. Recupero, riattamento, risanamento conservativo, riqualificazione funzionale di volumetrie aziendali per:
A1. Alloggio e/o ristorazione.
A2. Attività didattiche.
A3. Attività sociali (ospitalità aziendale a favore di anziani, bambini in età prescolare, ospiti diversamente abili).
A4. Attività di custodia, pensione e servizi per animali domestici.
A5. Attività artigianali tipiche del mondo rurale.
C. Acquisto di arredi ed attrezzature funzionali alle attività da implementare di cui al punto A).
D. Investimenti per la produzione di energia da fonti rinnovabili.
 
Ambiti territoriali di attuazione
La misura trova attuazione: nella Macroarea D1 e precisamente nell’area del Piano di Sviluppo Locale finanziato dalla Regione Campania nell’ambito del PSR 2007- 2013 – Asse 4 – Leader Sistema Territoriale di Sviluppo del Vallo di Diano e precisamente del Gruppo di Azione Locale Partenariato “Vallo di Diano - La Città del IV Paesaggio”, limitatamente ai Comuni: Atena Lucana, Buonabitacolo, Casalbuono, Monte San Giacomo, Montesano S.M., Padula, Pertosa, Polla, Sala
Consilina, San Pietro al Tanagro, San Rufo, Sant’Arsenio, Sanza, Sassano e Teggiano, in quelle aziende che hanno necessità di integrare il reddito aziendale derivante dalla produzione agricola in quanto tale attività, da sola, non consente più di assicurare un reddito adeguato al beneficiario. Al fine della partecipazione al bando, l’appartenenza ad una macroarea è stabilita dalla maggiore superficie aziendale in essa ricadente.
 
Soggetti beneficiari dell’intervento
Il destinatario dell’intervento è il titolare imprenditore agricolo, singolo o associato ai sensi dell’art. 2135 del C.C.. Il destinatario, come sopra individuato, all’atto della domanda di sostegno
deve esercitare un’attività agricola nell’azienda, in modo continuativo ma non necessariamente esclusivo.
 
Regime di incentivazione
L’intensità dell’aiuto è pari al 75%
L’importo complessivo degli aiuti in de minimis concessi ad una medesima impresa non deve superare euro 200.000,00 nell’arco di tre esercizi finanziari. Se un’azienda presenta più progetti fino a 50.000 euro l’intensità dell’aiuto dei progetti che seguono il primo sarà determinata dalla somma degli stessi, applicando le percentuali sopra indicate.
La spesa massima ammissibile per la tipologia a) e c) non può superare i 100.000,00 euro per ciascuna delle due tipologie di intervento, invece la spesa massima per la tipologia d) non può superare i 15.000, 00 euro. La spesa ammissibile per progetti unitari che comprendano più tipologie di intervento non può comunque superare i 100.000,00 euro.
 
Spese ammissibili
Saranno riconosciute, sino alla concorrenza del 12% del totale degli interventi strutturali ammessi a contributo e sino al 7% del costo totale degli acquisti ammessi a contributo. Sono altresì riconosciute ammissibili, le spese relative alla apertura e gestione del conto bancario o postale “dedicato” per la movimentazione delle risorse necessarie alla realizzazione del progetto.
 
Per la tipologia A la misura prevede interventi sui fabbricati, per i quali non sono previsti aumenti di volumetria, se non quelli strettamente necessari per adeguamenti igienico sanitari quando, per comprovati motivi strutturali e di sicurezza, non sia possibile utilizzare le strutture esistenti e a condizione che le strutture e i volumi siano adeguatamente inseriti nel contesto rurale.
 
Per la tipologia C la misura prevede, attrezzature e specifici macchinari per le attività già descritte ivi comprese le attrezzature multimediali.
 
Per la tipologia D la misura prevede investimenti strutturali, impianti e attrezzature per la produzione e vendita di energia elettrica o termica, compresa la lavorazione/trasformazione delle biomasse utilizzate in azienda. Sono finanziabili l’acquisto di attrezzature e macchine per la raccolta dei prodotti, sottoprodotti e residui della produzione agricola, zootecnica per l’alimentazione degli impianti energetici aziendali così come le strutture per lo stoccaggio delle biomasse utilizzate e/o prodotte.
 
Termine
10 settembre 2013
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