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Campania (Irpinia): finanziamenti per la diversificazione in attività non agricole

29-08-2013 11:20:33
La misura viene attivata per offrire un’integrazione di reddito ai componenti della famiglia agricola mediante la promozione della diversificazione verso le attività non tradizionalmente agricole, incluse quelle sociali.
In sintesi, la misura fornisce un sostegno con l’obiettivo di:
· favorire la piena occupazione dei componenti della famiglia agricola;
· contenere lo spopolamento delle aree marginali;
· garantire lo sviluppo sostenibile del territorio;
· promuovere l’uso di tecnologie multimediali;
· favorire la tutela del patrimonio naturale e culturale delle aree rurali.
 
La presente misura prevede le seguenti tipologie di intervento:
A. Recupero, riattamento, risanamento conservativo, riqualificazione funzionale di volumetrie aziendali per:
A1. Alloggio e/o ristorazione.
A2. Attività didattiche.
A3. Attività sociali (ospitalità aziendale a favore di anziani, bambini in età prescolare, ospiti diversamente abili).
A4. Attività di custodia, pensione e servizi per animali domestici.
A5. Attività artigianali tipiche del mondo rurale.
 
B. Investimenti per la sistemazione di superfici aziendali
B1. Agricampeggio.
B2. Aree verdi attrezzate.
 
C. Acquisto di arredi ed attrezzature funzionali alle attività da implementare di cui ai punti A) e B)
 
D. Investimenti per la produzione di energia da fonti rinnovabili.
 
Ambiti territoriali di attuazione
La misura trova attuazione nelle macroaree C e D2 come definita nel PSR 2007 – 2013 della Regione Campania, limitatamente ai Sistemi Territoriali di Sviluppo (STS) A12 “ Terminio Cervialto” e B4 “Valle Ufita” nei comuni di: Bagnoli Irpino, Calabritto, Caposele, Cassano Irpino, Castelfranci, Castelvetere sul Calore, Chiusano di San Domenico, Fontanarosa, Lapio, Luogosano, Mirabella Eclano, Montella, Montemarano, Nusco, Parolise, Paternopoli, Pietradefusi, Salza Irpina, San Mango sul Calore, Sant’Angelo all’Esca, Senerchia, Sorbo Serpico, Taurasi, Venticano e Volturara Irpina, Ariano Irpino, Bonito, Carife, Casalbore, Castel Baronia, Flumeri, Frigento, Gesualdo,
Greci, Grottaminarda, Melito Irpino, Montaguto, Montecalvo Irpino, San Nicola Baronia, San Sossio Baronia, Savignano Irpino, Scampitella, Sturno, Trevico, Vallata, Vallesaccarda, Villanova del Battista e Zungoli
 
Soggetti beneficiari dell’intervento
Il destinatario dell’intervento è il titolare imprenditore agricolo, singolo o associato ai sensi dell’art. 2135 del C.C..
 
Regime di incentivazione
 
L’intensità dell’aiuto, che viene concesso in regime di de minimis è differenziata come di seguito specificato:
· per progetti fino a euro 50.000,00 l’intensità dell’aiuto sarà pari al 100%;
· per progetti fino a euro 200.000,00 l’intensità dell’aiuto sarà pari al 75%;
· per progetti superiori a euro 200.000,00 e fino al raggiungimento del limite imposto dal regime “de minimis”, l’intensità dell’aiuto sarà pari al 60%.
L’importo complessivo degli aiuti in de minimis concessi ad una medesima impresa non deve superare euro 200.000,00 nell’arco di tre esercizi finanziari.
 
Spese ammissibili
Possono essere ammesse a finanziamento le spese generali e tecniche (presentazione dell’istanza e realizzazione del progetto) indifferenziate in relazione agli investimenti previsti per importi non superiori al 12 % del loro costo totale. La percentuale relativa all’acquisto (macchine, attrezzature
software, ecc.) è ridotta al 7%. Sono altresì riconosciute ammissibili, le spese relative alla apertura e gestione del conto bancario o postale “dedicato” per la movimentazione delle risorse necessarie alla realizzazione del progetto.
Per la tipologia A la misura prevede interventi sui fabbricati, per i quali non sono previsti aumenti di volumetria, se non quelli strettamente necessari per adeguamenti igienico sanitari quando, per comprovati motivi strutturali e di sicurezza, non sia possibile utilizzare le strutture esistenti e a condizione che le strutture e i volumi siano adeguatamente inseriti nel contesto rurale.
 
Per la tipologia B, la misura prevede la sistemazione di aree esterne per realizzare agricampeggi ovvero impianti destinati ad attività ricreative e sportive, didattiche, culturali, percorsi didattici e naturalistici, aree recintate e coperte per la custodia di animali domestici per una superficie minima per ospite di m2 2 e recupero di impianti per la custodia/pensione di cavalli, allacciamenti idrici, elettrici di servizi igienico sanitari e di tutti gli interventi atti a migliorare l’accessibilità e la viabilità aziendale.
 
Per la tipologia C la misura prevede, attrezzature e specifici macchinari per le attività già descritte ivi comprese le attrezzature multimediali.
 
Per la tipologia D la misura prevede investimenti strutturali, impianti e attrezzature per la produzione e vendita di energia elettrica o termica, compresa la lavorazione/trasformazione delle biomasse utilizzate in azienda.
 
Termine
 
16 settembre 2013
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