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Fondi europei: in Emilia arriveranno 482 milioni

06-04-2015 22:15:04

Si è riunito a Bologna il Comitato di sorveglianza del Programma operativo regionale del Fondo europeo di sviluppo regionale. Nel corso dell’incontro è stato fatto un bilancio dei risultati dei fondi europei 2007-2013 e sono state stabilite le misure per avviare la programmazione 2014-2020. All’incontro, presieduto dall’assessore Palma Costi, sono intervenuti i rappresentanti di Commissione europea, ministero dello Sviluppo economico, Regione e  enti locali.

Le risorse interessano 6 assi di intervento: ricerca e innovazione, Ict, competitività e attrattività del sistema regionale, low carbon economy nei territori, valorizzazione delle risorse artistiche, culturali ed ambientali, attuazione dell’agenda urbana per città intelligenti, sostenibili e attrattive.

Un bilancio dei risultati in Emilia-Romagna su impiego e programmazione dei fondi europei 2007-2013 per la ricerca, l’innovazione, l’economia verde, l’ambiente e il post sisma. Ma, soprattutto, le prime misure per dare il via, attraverso appositi bandi, alla programmazione del Por-Fesr 2014-2020 che con quasi 482 milioni di euro a disposizione punta a realizzare in Emilia-Romagna la strategia di Europa 2020, strumento fondamentale per attuare nei prossimi anni una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva.

Sono questi i temi affrontati a Bologna, nel doppio appuntamento del Comitato di sorveglianza del Programma operativo regionale del Fondo europeo di sviluppo regionale (Por-Fesr 2007-2013e Por-Fesr 2014-2020) presieduta dall’assessore regionale alle attività produttive e ricostruzione post sisma Palma Costi al quale sono intervenuti rappresentanti della Commissione europea, del ministero dello Sviluppo economico, della Regione Emilia-Romagna e degli enti locali.

Nel dettaglio, le risorse del Por Fesr dell’Emilia-Romagna 2014-2020 – che riguardano 6 assi di intervento – comprendono 145 milioni per la ricerca e l’innovazione, 24 milioni per lo sviluppo dell’Ict, 120 milioni per la competitività e l’attrattività del sistema regionale, 96 milioni per la promozione della low carbon economy nei territori, 48 milioni per la valorizzazione delle risorse artistiche, culturali ed ambientali ai fini dell’attrazione turistica e circa 29 milioni per l’attuazione dell’agenda urbana per le città intelligenti, sostenibili e attrattive.

Per la Regione Emilia-Romagna significa focalizzare l’azione per: riprendere un percorso di crescita degli investimenti produttivi; accrescere il livello di internazionalizzazione del sistema produttivo; rafforzare ed accrescere la presenza sul mercato delle imprese introducendo servizi, utilizzando in modo diffuso e business oriented, tecnologie dell’informazione e della comunicazione; dare continuità e diffondere le attività di Ricerca e sviluppo ed innovazione sia da parte della Rete alta tecnologia che delle imprese, sfruttando appieno le potenzialità di sviluppo individuate dalla Smart Specialization Strategy; sostenere ed accompagnare l’eccellente dinamica imprenditoriale della nostra regione sia nell’ambito degli spin-off tecnologici che delle start up, sostenendo i percorsi di crescita e rafforzamento delle nuove imprese innovative, l’accreditamento degli incubatori; accrescere l’occupazione e le competenze per dare corpo ad un sistema diffuso dell’innovazione, in linea con la Strategia di specializzazione intelligente; accrescere il capitale delle reti, da quelle tecnologiche diffondendo la banda ultra-larga, a quelle del credito; ridurre i consumi energetici e l’impatto ambientale perseguendo gli obiettivi della low carbon economy e la strategia Europa 20-20-20; accrescere l’attrattività delle città quali motori dello sviluppo della nuova società creativa e innovativa; garantire elevati livelli di coesione territoriale.

Questi i temi, insieme alla qualificazione dei beni ambientali e culturali, vedranno una declinazione operativa del Programma con riferimento al sistema produttivo ed ai territori, in una logica di integrazione tra fondi (Fondo sociale europeo e Fondo europeo agricolo di sviluppo rurale), in grado di consentire l’attivazione di significativi moltiplicatori delle risorse utilizzate.

A fianco del Programma azioni finalizzate a rendere pienamente efficace il recepimento delle direttive comunitarie sia in termini di energia che di semplificazione amministrativa, in particolare attraverso l’attuazione dello Small Business Act, che come noto riserva azioni di accompagnamento per le piccole imprese e semplificazione dei procedimenti.
 

Fonte: www.parmaquotidiano.info








 

 

 

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